PRATICHE MAGICHE

Tecniche terapeutiche per scongiurare un male già contratto

Sortilegio contro il malocchio

La fonte (Giulia Ciletti)riferisce che ancora oggi ricorre a questo scongiuro chi comincia a scangiarse, cioè a subire un deperimento organico che risalta agli occhi. Il sofferente accusa anche lancinanti dolori al capo. La praticante, dopo aver preso il piatto con l’acqua e l’olio, traccia tre segni di croce sulla fronte del paziente (fase preparatoria). Poi versa una goccia d’olio nel piatto: il suo scioglimento rivela la presenza del malocchio (fase della diagnosi). Quindi passa alla recita della formula, che prevede dapprima una violenta controffensiva (fase della reazione):
Uocchi, maluocchi, contruocchi,
furticielli a l’uocchi:
scatta la mmiria
e crepa li maluocchi.

(Occhi, malocchi, controcchi, forbicine contro gli occhi maligni: schiatti l’invidia e crepi il malocchio).
Subito dopo, la fase dell’invocazione alla Trinità, in cui emerge la grande disparità (nel numero e nella natura) delle forze dispiegate in campo: di là due occhi maligni, di qua tre potenze divine (fase della rimozione):
Rui m’hènne offesu,
tre m’hanna refènne,
re tre persone divine,
lu Patru, lu Figliulu
e lu Spiritu Santu
e ccusì ssia!

(Due m’hanno offeso, tre mi difendono, le tre persone divine: Padre, Figliuolo, Spirito Santo e così sia!). Poi si cambia piatto e si ripete tre volte la formula e l’operazione: se questa volta la goccia d’acqua non si spande, è segno che il malocchio è stato definitivamente reso innocuo (fase della verifica).