FILASTROCCHE

Filastrocche ludiche

  1. Rota rutélla

I bambini recitavano questa filastrocca tenendosi per mano e facendo un girotondo, prima a sinistra e poi a destra, fino a che tutti si piegavano sulle gambe, a simulazione dell’atto di genuflessione, all’invocazione di Gesù. La struttura metrica del canto ha uno sviluppo ascendente: inizia con un verso quinario e finisce con un decasillabo, contribuendo così a dare un ritmo sempre più incalzante. Anche in questo canto si rileva il coinvolgimento del mondo religioso nel gioco dei ragazzi; e l’ultimo distico, per l’accenno al Figlio della Madonna, lascia supporre che la cantilena servisse pure da ninna nanna. 

 

Ròta rutélla,                                                                          Ruota, rotèlla,

è figliata Giuvannèlla:                                                           ha partorito Giovannella:

è fattu nu bellu figliùolu,                                                      ha avuto un bel figliolo

l’è chiamatu Salvatoru.                                                         e l’ha chiamato Salvatore.

 

Salvatoru cu tre gunnèlle                                                      Salvatore con tre gonnelline

vai cantànne li pìpili belli.                                                     va cantando: “Fiori di zucchine!”

 

Pìpili belli nu’ ngi ne stanne,                                                 Fiori di zucchine non ve ne sono,

canta la ninna e canta la nonna:                                            canta la ninna e canta la nanna:

quist’è lu figliu r’ la Marònna.                                              questo è il figlio della Madonna.

 

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  1. Fonte: Concetta Gatta, casalinga, 1962; reg. 1986.