PRATICHE MAGICHE

Sortilegi d’amore

Incantesimo d’amore

A questo espediente ricorreva soprattutto l’amante di sesso femminile, che si affidava alla strategia degli incantesimi. La saliva, una ciocca di capelli, le unghie erano alcuni degli ingredienti con cui esse stesse confezionavano il sortilegio, presumendo così di poter legare a sé la persona amata. Alla base della credenza c’è la relazione di contagio che si riteneva esistesse tra la persona e ciò che è stata una parte del suo corpo, per cui bastava danneggiare una di queste parti per danneggiare tutta la persona.
Ecco alcune delle fatture d’amore e dei rituali di magia comunemente praticati in Irpinia e pure a Bagnoli. Vari testimoni, che erano anche operatori, rivelano che le fatture d’amore trovavano maggiore resistenza se la ragazza o il ragazzo da colpire era nata di venerdì. 
Per preparare un’efficace fattura, che mira al legamento magico, la persona innamorata doveva portare al fattucchiere tre gocce di sangue cavate dal dito mignolo della sua mano sinistra. Il fattucchiere versava le tre gocce sulla polvere, ottenuta da un osso umano, e ne faceva una poltiglia. L’innamorato, poi, la gettava addosso alla  persona amata, dicendo tre volte:

Povela r’ cristianu,
a la fonte r’ Cristu battiàta…;
riàvulu, jésci ra lu nfiernu,
quiddu semp’appriessu m’adda menì!

(Polvere di cristiano, alla fonte di Cristo battezzato; diavolo, vieni fuori dall’inferno, che lui sempre appresso mi venga!)